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Esistono oggi una serie di professioni incentrate sia nel fornire un aiuto psicologico a chi ha delle difficoltà o sta attraversando un periodo turbolento, sia a chi cerca di migliorare le proprie capacità e prestazioni. Molto spesso si fa confusione e si confonde un professionista con un altro col risultato che, nel momento del bisogno, non si hanno le idee chiare a chi rivolgersi. Vediamo in questo articolo le differenze principali che sono alla base delle diverse relazioni d’aiuto esistenti, cercando di fare chiarezza sui compiti e sugli obiettivi di ciascuno.

In un altro articolo abbiamo approfondito le competenze del counselor e dello psicanalista, allarghiamo ora il campo e includiamo altre professioni.

Vediamoli uno alla volta.

Partiamo dal coaching. Il coach è una sorta di allenatore. Si lavora su degli obiettivi da raggiungere, come un esame, una promozione al lavoro o una prestazione sportiva. Il coach ha il compito di sviluppare il potenziale del cliente, il quale sarà messo in condizione di trovare delle soluzioni adeguate. È un rapporto focalizzato sul futuro. Per diventare coach bisogna frequentare una scuola di formazione apposita.

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Il mentore è una guida e trasmette le sue conoscenze al cliente, perché le ha già sperimentate lui stesso. Il suo compito è di dare consigli e trasmettere competenze e know-how. Lo scopo del mentoring è favorire gli apprendimenti e le transizioni personali. È focalizzato sul modellare e facilitare apprendimenti in nuovi scenari. Molto usato nelle grandi aziende, dove tipicamente il mentore è un dipendente senior e l’allievo è un neoassunto.

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Il formatore è un ‘trasmettitore’ di competenze e sapere, come un’insegnante o un una figura di sostegno, verso gli allievi. Il formatore si inquadra in un progetto formativo, che ha un preciso obiettivo da traguardare e un percorso da intraprendere. Il focus della formazione è la generazione di competenze.

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Il consulente è colui che è esperto in qualcosa. È chiamato a dare il proprio expertise, cioè un mix di esperienza e nozioni tecniche. Il suo scopo è quello di diagnosticare problemi, progettare e implementare un percorso di cambiamento o generare nuovi oggetti organizzativi. Le metodologie adottate variano a seconda dei problemi, degli obiettivi e dei contesti. È un professionista focalizzato sulla soluzione di problemi e generazione di nuovi scenari.

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Il facilitatore è colui che fa ordine nel caos. È focalizzato sul facilitare il dialogo, l’analisi, la riflessione e la valutazione di una certa situazione con un certo gruppo. È un professionista chiamato a snellire i processi e a rendere più fluida ed efficiente la comunicazione fra le persone e i gruppi.

Il suo scopo è favorire la capacità di osservazione, analisi e comprensione e facilitare l’emergere delle competenze che genereranno uno scenario auspicato da parte del gruppo.

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Il counseling è una relazione di aiuto basata su una comunicazione attiva ed empatica. È focalizzato sul migliorare la qualità della vita del cliente. Lo scopo è orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità del cliente. Non si occupa di disturbi clinici o psicopatologie. Generalmente ha ambiti ristretti come scuola, famiglia, lavoro, relazioni. Lavora sui punti di forza del cliente, trasformando il suo potenziale nascosto in una preziosa risorsa. Per diventare counselor è necessario frequentare un corso apposito della durata di tre anni.

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La psicoterapia si occupa della sofferenza e del disagio fisico della persona, Si avvale di strumento come diagnosi e terapia. Questa è somministrata con dei colloqui faccia a faccia. Esistono molte tipologie di psicoterapie come la cognitiva comportamentale, la gestalt, la breve strategica e la psicoanalisi. La psicoterapia si svolge normalmente in tempi più lunghi rispetto al counseling ed è centrata soprattutto sul presente e sul passato. Per poter fare psicoterapia bisogna avere prima di tutto una laurea in psicologia o in medicina con specializzazione in psichiatria. Dopodiché si frequenta una scuola della durata di quattro anni.

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La psichiatria, infine, è quella parte della medicina che comprende lo studio, la diagnosi ed il trattamento dei disordini di salute mentale. Una volta fatta la diagnosi, come depressione, ansia, disturbo ossessivo compulsivo, schizofrenia, ecc. viene stabilita una terapia, generalmente farmacologica. Per diventare psichiatra bisogna prima laurearsi alla facoltà di medicina e poi fare la specializzazione.



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