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Esiste un tipo di depressione che in pochi conoscono, forse perché è una situazione un po’ borderline: la depressione mascherata.

La depressione mascherata appartiene al quadro clinico dei disturbi dell’umore ed è caratterizzata principalmente da sintomi fisici persistenti e continuativi, mentre non è evidente uno stato di sofferenza psichica. Infatti, i pazienti lamentano malesseri e algie pervasive ed intense tali da rivolgersi al proprio medico di base il quale, per comprenderne l’origine, prescrive spesso valutazioni diagnostiche più approfondite. Esami che però danno sempre esito negativo. Non sembra esserci una patologia specifica dietro.

Spesso questi pazienti arrivano nello studio del medico di famiglia riportando dei malesseri simili a quelli di questo esempio:

“non dormo bene, mi rigiro nel letto continuamente…poi ho sempre dolore allo stomaco, una nausea costante, sono costretto a mangiare solo alcuni alimenti, se no mi si gonfia la pancia….Ho anche l’intestino irritabile, se non sto attento ho dolori fortissimi…il medico di base mi ha prescritto gli esami specifici, ma non c’è nulla…è che a volte sono così forti che mi provocano anche un dolore alla schiena incredibile….ma non capisco…non vanno via…”

I pazienti riportano una storia duratura di sofferenza somatica di cui non si è mai chiarita l’eziologia e che li ha indotti a rivolgersi a diversi medici specialisti, sottoporsi ad esami diagnostici (più o meno invasivi e costosi) e seguire numerosi trattamenti farmacologici senza mai trovare un sollievo, se non temporaneo.

 

QUALI SONO I SINTOMI DELLA DEPRESSIONE MASCHERATA?

I sintomi della depressione mascherata sono essenzialmente fisici, in particolare il dolore, a volte aspecifico o non meglio definito (malesseri vaghi), altre volte focalizzati su organi particolari:

  • l’ addome, con nausea, senso di sazietà, diarrea persistente, costipazione, stomaco ed intestino irritabili, disturbi del ciclo femminile
  • la schiena, con cervicale, dolori lombari e sacrali
  • la testa, con cefalea, vertigini, stordimento ed ottundimento
  • dolori muscolari e articolari di vario tipo
  • il cuore, come tachicardia, palpitazioni ed aritmie
  • disturbi respiratori, come senso di costrizione e oppressione
  • disturbi dentali, causati da bruxismo notturno e contrattura della muscolatura masticatoria
  • disturbi dell’udito, come acufeni

Anche alterazioni del ciclo sonno-veglia, come insonnia iniziale (difficoltà nell’addormentamento), insonnia centrale (con risvegli notturni frequenti) o ipersonnia possono essere sintomi prodromici di un disturbo depressivo.

Alcuni indicatori diagnostici per differenziare la depressione mascherata da altre patologie sono: la presenza di familiari di primo grado con una storia di depressione o disturbi somatoformi; l’aumento della sintomatologia dolorosa nei periodi stressanti; l’andamento ciclico del disturbo, con remissioni stagionali e spontanee; la risposta positiva ai farmaci antidepressivi, l’assenza di una correlazione con un evento specifico traumatico o con una patologia organica e sentimenti di tipo depressivo collegati ai disturbi fisici lamentati.

Il corpo diventa quindi il grande e unico comunicatore di un malessere psichico profondo, che rimane inconscio e quindi incomunicabile, se non attraverso il dolore fisico: sono persone che hanno difficoltà a riconoscere, identificare e legittimare i propri sentimenti e maneggiare il proprio mondo interno. 

La gravità del disturbo è correlata alla difficoltosa simbolizzazione dei propri conflitti interni, che vengono spostati e rappresentati sul corpo attraverso i sintomi.

L’intera esistenza è occupata dalla lamentela fisica ed è la sola a prendere spazio ed ad essere veicolata, in particolare per alcuni gruppi di persone: le donne, per incidenza maggiore (circa due volte rispetto agli uomini) di disturbi depressivi e della maggior frequenza della sintomatologia somatica degli stessi; gli anziani, in quanto subordinano il disagio psichico alla malattia somatica; gli adolescenti, per scarsa consapevolezza e difficoltà di verbalizzazione delle emozioni.

COSA SI PUÒ FARE IN CASO DI DEPRESSIONE MASCHERATA?

Se in seguito ad approfondimenti diagnostici dei sintomi fisici descritti, non vi fossero riscontri fisiologici chiari ed i farmaci antinfiammatori e antidolorifici non fossero efficaci, sarebbe auspicabile che il medico ipotizzasse una diagnosi di tipo psichico ed inviasse il paziente ad uno psicoterapeuta per una valutazione del disturbo: la precocità diagnostica e l’impostazione di un trattamento psicoterapeutico e farmacologico assicurano una minor gravità della sintomatologia depressiva e riducono il rischio di ricadute.

La depressione mascherata è piuttosto ostica nell’essere diagnosticata, perché il paziente lamenta esclusivamente dei disturbi fisici e non si accorge che l’origine di tali disturbi è prettamente psichica.





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